giovedì 7 febbraio 2019

Articolo preso in rete "Dall’amico Gianluca Bin"

Pubblico con molto piacere un post su Facebook dell’amico, e grande aiuto in Lyoness, Gianluca Bin. (l'articolo viene solo riportato)
Grazie Gianluca del permesso di publicare il tuo post e dell’aiuto che ci dai giornalmente nello sviluppo del business.
“Gli anni passano, la gente cambia, ma il ritmo è sempre quello. Tanta, tantissima gente a vent’anni perde tempo in cose inutili. A trenta si fa prendere dal fuoco al culo per avere perso dieci anni in cose inutili. A quaranta dice di essere invecchiato e cerca di stabilizzare la propria vita e vive nel passato, nei ricordi, nel rimpianto, organizza i remember con i compagni di scuola e si sfonda il cervello con i se avessi… A cinquanta è vecchia e si mette a fare la giovane con aperitivi e rispolverando le cose inutili di quanto ne aveva venti. A sessanta sembra mio nonno di 90. A settanta non sta più in piedi. E poi l’inevitabile con l’ingombro di tutte le rinunce fatte per letteralmente sopravvivere al sistema.
Il tutto quasi seguendo un piano silente, fatto di dogmi sociali che usa “l’età anagrafica” come arma di distruzione di massa.
A venti vai in disco e massacrati le orecchie e lo stomaco fino alle sei del mattino; non pensare al futuro, segui i consigli dell’insegnante che a mille euro al mese di stipendio dispensa perle di saggezza per condurti ad una vita di insuccessi.
A trenta sei in ritardo comunque; e se sei una donna e sei single a trent’anni inoltrati inizia l’urgenza di diventare mamma o quantomeno amata, quasi fosse una necessità esterna alla tua persona.
A quaranta devi essere accoppiato altrimenti hai qualche problema o quantomeno la gente lo pensa.
A cinquanta cerchi di recuperare il tempo perduto o le cose a cui hai dovuto rinunciare.
A sessanta inizia a farti le analisi del sangue per la prima volta nella tua vita anche se stai da Dio perché tutti ti dicono che si fa così.
A settanta sei un vecchio invece di metterti in gioco, ti trascini stanco fino a dove riuscirai casualmente ad arrivare un giorno che il tuo cuore smetterà di battere.
Pochi, pochissimi temerari hanno la capacità di non considerare l’età anagrafica, che a mio avviso non esiste, di mantenere il controllo della propria vita senza farsi condizionare dall’età. L’età è un’altra chimera del sistema che ci vuole condizionati a comportamenti predeterminati.
L’età non esiste. Proviamo a pensarci. E’ sempre e solo questione di quello che abbiamo nella testa e di come noi decidiamo di considerare la nostra presenza nel Mondo.
In questi due anni ho passato tanto tempo con tante persone diverse, in tante città e paesi diversi e la storia è sempre quella. Chi ragiona fuori degli schemi lo percepisci subito. Le chiamo le persone senza età: a volte gli hanno detto di avere vent’anni ma loro parlano ed agiscono diversamente, altre volte dovrebbero averne ottanta o tutte le declinazioni li in mezzo ed a parte i capelli grigi e le grinze in faccia parlano come uno che dovrebbe averne venti; quando sei con loro ogni confine sparisce, confuso solamente dalla percezione distorta che ci hanno incultato in testa.
Puoi essere chi vuoi essere, indipendentemente da tutto. Ogni giorno è il giorno perfetto per iniziare indipendentemente che tu abbiamo vent’anni od ottanta. Per fare ciò serve un obiettivo supremo. Un goal. Qualcosa da raggiungere senza il quale non puoi stare.
Se ti siedi nella routine sei perduto, che tu abbia vent’anni, trenta, quaranta o più. La routine è l’anticamera della morte, in tutti i sensi.
Be aware.”

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